Algeria con mio padre. Correva l'anno 1955
Algeria con mio padre. Correva l’anno 1955 e stavo per effettuare il secondo viaggio con mio padre. Avevo nove anni. Viaggio avventuroso? Certamente sì. Problematico? Anche. Pericoloso? Sotto certi aspetti ugualmente. E allora perché la decisione di un padre di “portare con se il figlio ancora adolescente” in un paese, in quell’anni tumultuosi e di fatto premonitori di “guerra di liberazione”? Risposte molteplici. Perché sapeva della mia naturale predisposizione a conoscere il mondo e di conseguenza accontentarmi, perché il viaggio via mare e la permanenza nei due porti Algeri e Orano sarebbe stata molto limitata nel tempo, perché la scesa a terra in sicurezza sarebbe avvenuta solo dietro la responsabilità dello spedizioniere locale (una specie di agente nel porto e rappresentante in loco della Compagnia di Navigazione). Il mio viaggio ebbe inizio dalla stazione ferroviaria di Viareggio accompagnato da un nostromo di lunga navigazione, soprannominato l’Aceta...