Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2020

Algeria con mio padre. Correva l'anno 1955

Immagine
Algeria con mio padre. Correva l’anno 1955 e stavo per effettuare il secondo viaggio con mio padre. Avevo nove anni. Viaggio avventuroso? Certamente sì. Problematico? Anche. Pericoloso? Sotto certi aspetti ugualmente. E allora perché la decisione di un padre di “portare con se il figlio ancora adolescente” in un paese, in quell’anni tumultuosi e di fatto premonitori di “guerra di liberazione”? Risposte molteplici. Perché sapeva della mia naturale predisposizione a conoscere il mondo e di conseguenza accontentarmi, perché il viaggio via mare e la permanenza nei due porti Algeri e Orano sarebbe stata molto limitata nel tempo, perché la scesa a terra in sicurezza sarebbe avvenuta solo dietro la responsabilità dello spedizioniere locale (una specie di agente nel porto e rappresentante in loco della Compagnia di Navigazione). Il mio viaggio ebbe inizio dalla stazione ferroviaria di Viareggio accompagnato da un nostromo di lunga navigazione, soprannominato l’Aceta...

Appuntamento con l’Aurora Boreale e non solo

Immagine
Sono ritornato nel S á pmi (Lapponia) nel dicembre del 1999 come promesso ad Olav. Direttamente nel cuore del S á pmi, a Inari . Perché avevo un appuntamento importante. Mi aspettava l’ Aurora Boreale prenotata da tempo. Sono atterrato in un ambiente artico dove il giorno non c’è e la notte dura 24h. Ad attendermi   la mia personale guida Olav . Abbracci di benvenuto e di ben tornato. Programma preparato per farmi vivere la Lapponia invernale. Prima esperienza il pernottare nelle camere igloo con il soffitto di vetro termico per osservare il cielo stellato mai così terso e presentarmi sdraiato all’appuntamento con lei , l’aurora boreale . Tutti sappiamo che il fenomeno si forma a circa un centinaio di Km sopra di noi ed è causato da particelle elettriche “cariche” provenienti dal sole (il vento solare). Ma al di là del fenomeno astrofisico è lo spettacolo multicolore quando prende forma e “danza nel cielo” ad attrarci. Osservarle al calduccio protetto da cope...

ESTATE IN LAPPONIA, TRA RENNE DAGLI OCCHI CANGIANTI E IGLOO DI VETRO

Immagine
di URANO CUPISTI Finlandia dei Sami, ultima chiamata. Ostaggio di una guida che mi nega Rovaniemi ma mi fa vedere tutto il resto, fino alla Karelia. Olav , la mia guida Sami, mi raggiunse all’ Artic City Hotel . Gli elencai i luoghi che avrei voluto visitare e lui, in un  inglese molto lappone , scosse la testa. “ Non va bene.  Devi fidarti di me ”, disse. Passai tutta la  quasi-notte  (visto che il buio non c’era) a preparare le  domande  per Olav e schiarirmi le idee sui tanti punti che spesso restano sospesi a causa dell’interpretazione ambiuga dei termini. Il  primo quesito  lo feci già nella caffetteria dell’hotel, alle 8 del mattino, mentre il sorseggiavo un  caffè finnico  e lui si faceva la  terza birra  mattutina. Nel frattempo aveva deciso di ribattezzarmi  Uro . Parlami delle differenze tra  Lapponia e Sami , attacco io. E lui, pacioso:  “La Lapponia, che noi sami chiamiamo  Sápmi...