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GOA, arrivato per caso.

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  GOA   Nell’ottobre del 1986 mi ritrovai in una spiaggia selvaggia lungo la costa di Konkan sul lato occidentale dell’India, quello bagnato dal Mar Arabico. Mi trovavo nel più piccolo Stato federato del “continente” indiano: Goa. Perché proprio a Goa? Per caso; avevo bisogno di qualche giorno di riposo dopo la estenuante avventura in Nepal (di questo viaggio ne parlerò in altro articolo). Ma proprio a Goa? Potevo optare per qualche resort paradisiaco delle Maldive o di Ceylon (Sri Lanka). La scelta fu obbligata. Avevo acquistato un volo a basso costo dell’Air Condor, una compagnia charter tedesca del gruppo Lufthansa, tutt’ora in esercizio come compagnia low cost, per la tratta Monaco di Baviera – Kathmandu, con scalo intermedio proprio a Goa. Fu così che al ritorno approfittai di un possibile stop and go di due settimane. Non scelsi un hotel ma una sistemazione spartana sulla spiaggia, allora selvaggia, di Anjuna . È lì che conobbi Naraian , un indiano del Kerala alla ricer

In viaggio con mio padre Siria 1961

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    Quando mio padre mi annunciò, nel mese di marzo del 1961, che il viaggio programmato in agosto-settembre avrebbe avuto come meta principale la Siria, ebbi quel fremito particolare che solo un “viaggiatore, colui che cerca”, prova. Subito mi tornò alla mente quella lezione di storia del maestro Pierotti in quarta elementare: la conquista del medio oriente da parte delle legioni romane, lo sbarco delle stesse a Laodicea e la costruzione di quell’arco di trionfo in onore dell’imperatore Settimio Severo a perenne memoria della potenza ed egemonia dell’Impero (183 d.c.).   E ll mio celato, recondito desiderio di passarci sotto aumentò il mio fremito. Non solo. Quella lezione ricordò anche l’epoca dei Fenici con l’insediamento a Ugarit, considerata una delle città più antiche dove gli archeologi hanno ritrovato i più remoti esempi di scrittura alfabetica.   Nel 1961 ancora parte della storia di questo paese non era stata scritta. Si pensava allora che la Siria avesse raggiunto

Armenia 2008

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  Erevan e il Monte Ararat   Il Monte Ararat, Noè e il vino, la piana di Erevan, il Monastero di Khor Virap, Garni, il Lago Sevan con il territorio disseminato di vestigia culturali collegate alla ortodossia religiosa di una unicità particolare, la follia industriale dei piani quinquennali sovietici, i personaggi come Charles Aznavour, Alain Prost, Youri Djorkaeff e Alain Manioukan. Ed infine “lui”, il Cognac Ararat , il tanto amato distillato da Sir Winston Churchill noto amante del buon bere.  Queste le motivazioni alla base della scelta di visitare l’Armenia nel 2008 dopo innumerevoli rinvii dovuti alla instabilità politica. (leggi guerra per il controllo del Nagorno Karabakh). Non ho scritto una bestemmia riportando il termine “Cognac” in riferimento ad un prodotto che non lo è. Nel periodo sovietico se ne infischiavano altamente dei brevetti altrui e nel post regime,   la Distilleria Yerevan Brandy Company, essendo stata acquisita dal colosso francese Pernod Ricard , quest’

Navigando in Libano grazie al motore in panne

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In viaggio su un mercantile, un pistone ko e la sosta di due giorni diventa di una settimana. Quanto bastava, nel 1959, a girare un paese già allora sospeso tra prosperità e instabilità.   Correva l’anno 1959 e come  premio  per aver superato brillantemente l’esame di terza media  mio padre  mi portò con sè in un viaggio di quelli che sono restati indelebili nella memoria: il  Libano . Lui, come ho già scritto in passato, navigava per conto della  compagnia di navigazione  genovese Ignazio Messina, più precisamente sulla motonave “Oberon” destinata al  trasporto di merci  varie dislocate all’interno delle stive (allora  i container non esistevano ) con un attento posizionamento a seconda dei pesi.  Operazione  oltremodo  difficile , eseguita quasi sempre sotto la supervisione, controllo e piena responsabilità del 1° ufficiale di coperta. Il viaggio prevedeva una sosta di qualche ora al  Pireo  (il porto di Atene), a seguire  Beirut  (o meglio Beyrouth, com’era chiamata in quei tempi), 

Isole Azzorre. Correva l'anno 1958

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  ISOLE AZZORRE Correva l’anno 1958   La MV Terra Alta (MV, Motor Vessel, è un acronimo internazionale che in Italia è traducibile con Moto Nave) ci attendeva nel porto di Lisbona. Nel 1958 quell’imbarco rappresentò per mio padre un modo diverso di navigare. Una parentesi della sua carriera, durata pochi mesi, dove il suo compito era di istruire motoristi. Motore Marino Alfa Romeo Come trovò quell’imbarco? Il nome di mio padre fu consigliato all’armatore portoghese della MV Terra Alta dall’Alfa Romeo Motori Marini per la professionalità acquisita a seguito di partecipazione a corsi di formazione (quelli che oggi si chiamano stage), programmati ed organizzati dall’industria milanese. E quel 140 cavalli installato sulla Terra Alta mio padre lo conosceva benissimo. Per me, appena dodicenne, rappresentò un’esperienza diversa; lupo di mare e provetto viaggiatore. Mi aspettavano le Isole Azzorre, là in mezzo all’Oceano Atlantico, dove si forma il famoso Anticiclone   che i meteo